Il panificio di Crosio della Valle trova le sue origini nel 1961, ma Roberto lo gestisce in prima persona da 12 anni, seguendo l’esempio di suo nonno prima e di sua madre poi. Sono stati loro ad avviare l’azienda, in realtà come mini market/panificio. Roberto ha frequentato la scuola professionale di Varese (in anni in cui i docenti erano del calibro di Piergiorgio Giorilli e Giuseppe “Peppino” Ghezzi), si è subito messo a lavorare nel forno e, pian piano, è maturata in lui la decisione di trasformare il mini-market in un panificio con angolo bar. Ristrutturarlo, modificandolo completamente, non è stato semplice (molti sacrifici e molte rinunce), ma il risultato è sotto gli occhi di tutti: un locale moderno e accogliente dove fare colazione, acquistare ottimi prodotti e passare un po’ di tempo a fare quattro chiacchiere o a leggere il giornale sorseggiando un cappuccino e gustandosi una delle ottime vienneserie esposte nel banco vetrina.
Per Roberto il rapporto con il fornitore è essenziale perché con materie prime di qualità si valorizza il prodotto e gli sforzi della lavorazione
(lunghe fermentazioni, pani con lievito madre, ecc) non vengono vanificati. Inoltre, è fondamentale lo standard delle farine: non potremmo permetterci di buttare impasti o lavorarli due volte. Tutto deve funzionare a puntino.
I pani con lievito madre vengono proposti due volte la settimana, ma l’interesse del consumatore è in forte crescita, sebbene costino qualcosa in più.
In produzione ci sono almeno 30 tipi di pane (il sabato anche di più) che vengono fatti a rotazione, in modo che il cliente possa sempre trovare qualcosa di suo gradimento.